Recensione – “P. La Mia Adolescenza Trans” di Fumettibrutti

Già titolo e copertina sono bastati per dirmi “Sì, questo devo proprio leggerlo“. Una volta sollevata la copertina, ho trovato anche più di quel che speravo. Una storia cruda e diretta, dei disegni che sono il veicolo giusto per una storia aggressiva, sofferta e ben raccontata. Il primo volume di Fumettibrutti che ho letto e sono onorata di parlarvene.

TRAMA:
Dopo “Romanzo esplicito”, Josephine Yole Signorelli alza la posta in gioco, decidendo di raccontare se stessa e la propria storia con brutale onestà. Ed è la storia di un adolescente alla scoperta della propria identità di genere, negli “anni zero”. L’accettazione del proprio corpo sullo sfondo di scuola, bullismo, vita familiare e sociale, sballi, incontri in rete, sesso e “cupio dissolvi”. E infine la consapevolezza e la trasformazione, l’amore – prima di tutto verso di sé.

P. è un adolescente che sta venendo a patti con la propria natura, cosa già non facile per nessuno, figurati se ti rendi conto che il tuo corpo non è davvero il tuo. Si veste da donna e cerca di non farsi troppe domande, va con uomini che in realtà non gli piacciono e anche se i suoi amici cercano di aiutarlo lui per primo non sa come fare. Una volta presa la decisione di fare la transizione, si renderà conto che la vita può essere molto meglio di così.

Ho adorato questo fumetto. Un punto di vista diverso, violento e nuovo per me, che mi ha tenuta incollata alle pagine soprattutto grazie alla rabbia della protagonista. Una bella evoluzione quella che lei ha avuto, e la capacità di raccontarla secondo me fa capire il suo valore di autrice.

Leggetelo per curiosità, leggetelo per sete di conoscenza, leggetelo per passare il tempo ma leggetelo, vale ogni secondo che passerete in mezzo a queste tavole.

Editore: Feltrinelli Comics
Data di pubblicazione: 19 settembre 2019
Pagine: 209

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